U.C.A.S. - Ufficio Complicazioni Affari Semplici

J. Edgar Hoover Building, Washington [D.C.], Quartier Generale F.B.I.

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Puchu Glenda
view post Posted on 17/3/2008, 15:14






J. Edgar Hoover Building
Quartier Generale dell'FBI a Washington, D.C.


image
[Posizione dello stabile a Washington su Google Maps]

Topic generale, utilizzato quando non viene aperto un topic apposito per una singola zona. Di seguito l'elenco dei topic riferite ad una zona specifica dell'edificio: Reparto Scientifica, Sala Mensa, Sala Riunioni, Ufficio 1 della Sala Riunioni, Ufficio 2 della Sala Riunioni, Ufficio 3 della Sala Riunioni

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Mercoledì 12 Marzo 2008
Topic per: Noah Sullivan



Seduto nel suo ufficio, Wilson May attendeva l'arrivo dell'agente Sullivan, che aveva fatto convocare per quel caso.
Il cadavere di Kevin Newton, presidente della Newton-corp, ditta farmaceutica di chiara fama, era stato ritrovato in una camera d'albergo a Dallas. Che qualcuno potesse aver assassinato Newton, non era niente di inaspettato: un manager di quel livello, di nemici ne aveve a bizzeffe, questo gli insegnava l'esperienza. La stranezza era, piuttosto, l'inaspettato collegamento con un delitto risalente a solo un giorno prima, quello del noto professore universitario Micheal Milton: tutt'altra persona, e in tutt'altro luogo. Il dettaglio comune, poi - uno strano pugnale di fattura antica - era talmente poco casuale da non potersi trattare di coincidenza.
May sentì bussare alla porta.
<<avanti>> disse

Edited by Cioppys - 4/6/2009, 22:14
 
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Cioppys
view post Posted on 17/3/2008, 16:59




Era una bella giornata di inizio Marzo e, come tutte le mattine, Noah era uscita per dedicarsi al suo allenamento quotidiano, una corsa di una decina di chilometri in un parco non lontano da casa, un accogliente trilocale della periferia di Washington. Erano le nove e mezza quando ricevette sul cellulare una chiamata, in cui fu convocata al Quartier Generale.
E così, circa un ora dopo, era al J. Edgar Hoover Building, di fronte ad una porta in mogano scuro, su cui spiccava un elegante targhetta in ottone con la seguente dicitura: "Wilson May - Direttore della Criminal Investigative Division". Bussò e, solo quando oltre l'uscio udì una profonda voce maschile dire "avanti", l'aprì.
<<buongiorno Direttore>> disse Noah avvicinandosi, dopo aver riuchiuso la porta.
Con lo sguardo osservò per un momento la grande scrivania di Wilson May, alla ricerca della propria cartella, ma non la scorse tra le pile di documenti... o non la vide. Non sapeva quale fosse il motivo di quella convocazione, ma il fatto che il Direttore fosse solo non poteva che essere di buon auspicio.
Una volta di fronte alla scrivania, si fermò, restando in piedi, in attesa.
 
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Puchu Glenda
view post Posted on 17/3/2008, 17:29




<<buongiorno, gente Sullivan>> la accolse il direttore, coi suoi soliti modi austeri ma cortesi <<si sieda>>
Wilson May allungò un paio di fascicoli sul tavolo, di modo che la donna potesse vedere. Poi parlò senza troppi convenevoli.
<<kevin Newton, nato a Huston nel 1974, presidente della Newton Corp. Il suo cadavere è stato ritrovato stamattina a Dallas, in una camera dell'Hotel Zaza, dove alloggiava, stando alla prime informazioni, per partecipare ad un convegno. E' stato ritrovato nudo, disteso sul suo letto, con un pugnale conficcato nel cuore>>
Indicò l'altra cartella, nella quale, a differenza della prima, erano presenti delle fotografie.
<<Questo pugnale. Ma in questa fotogrtafia, non si tratta dello stesso: la foto, infatti, è stata scattata dalla polizia di Los Angeles, ieri, nello studio del professor Micheal Milton, assassinato con un colpo di pistola alla testa. Il pugnale gli era stato conficcato nel cuore. Post mortem, probabilmente. I ma i risultati dell'autopsia le diranno di più...>>
E taque, come aspettando una reazione da parte della donna.
 
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Cioppys
view post Posted on 18/3/2008, 12:37




All'invito del direttore, Noah si accomodò sulla sedia posta di fronte alla scrivania, trattenendo il respiro nel momento in cui questi allungò due fascicoli sul tavolo, ma appena lesse le prime righe dei rapporti tirò interiormente un piccolo sospiro di solievo. Per una volta fu contenta della schiettezza e rudezza del proprio capo, che iniziò subito ad esporle l'argomento il motivo di quella convocazione.
Quando May gliela indicò, osservò meglio la foto. Il pugnale in questione era decisamente particolare: lungo circa trentacinque centimetri - caratteristica facilmente desumibile dal righello posto a fianco dell'oggetto fotografato - aveva un elsa molto semplice, fatta con un metallo che non seppe riconoscere... ma era la lama, che occupata due terzi della sua lunghezza, a colpire maggiormente: lucida e dalla forma ondulata, era affilata da entrambi i lati.
<<anche a Newton era stato conficcato nel cuore?>> chiese Noah, visto che non le era stato detto.
Il fatto che in poco più di ventiquattro ore erano accaduti due omicidi in luoghi distanti tra loro con un arma identica e così particolare, non poteva che lasciare qualche dubbio... e lei non credeva alle coincidenze.
 
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Puchu Glenda
view post Posted on 18/3/2008, 15:19




<<esatto. Nel cuore. E in questo caso pare sia stata anche l'arma del delitto. Ma questo, lo verificherà la scientifica>>
Guardò la donna con un certo distacco, sembrava voler sbrigare quanto prima la questione.
<<poiché come ben sai, nel nostro lavoro difficilmente esistono le coincidenze, già qualcuno parla di omicidi seriali. Starà a te verificare. Ti è stata assegnata una squadra: i tuoi uomini sono già stati convocati e ti attendono fra mezz'ora per la riunione preliminare. Quanto alla scientifica, gli incaricati verranno mandati direttamente sulla scena del crimine. E' tutto. Domande?>>
 
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Cioppys
view post Posted on 18/3/2008, 16:32




Noah diede uno sgardo veloce ai rapporti. Nonostante non lo diede a vedere, restò un po' sorpresa del fatto che quell'incarico fosse affidato proprio a lei: negli ultimi mesi non aveva fatto niente oltre alla semplice spalla di qualche altro collega... ma capiva la situazione. Anche se...
<<no, signore>> disse infine, chiudendo i rapporti e impilandoli uno sopra l'altro <<con il vostro permesso, vorrei ritirarmi per esaminarli in modo più approfondito, prima di incontrare gli altri membri>>
 
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Puchu Glenda
view post Posted on 18/3/2008, 17:55




<<bene. Puoi andare>> disse, sbrigativo, il direttore, per poi aggiungere, quasi a voler addolcire con quella frase i suoi modi bruschi <<ho voluto nella tua squadra l'agente Bloch. So che lavorate bene insieme>>
 
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Cioppys
view post Posted on 19/3/2008, 09:15




Noah si stava alzando quando udì il nome di Gregory.
Il suo volto si addolcì, lasciando lo spazio ad un sorriso solare.
<<si>> disse <<lavoriamo molto bene insieme>>
Era passato più di un mese dall'ultima volta che si erano visti di persona, ma come di consuetudine si sentivano spesso per telefono, ogni due o tre giorni, per sapere come stavano loro e i rispettivi famigliari, come andava il lavoro... ma anche solo per scambiare due chiacchere.
Sapere che avrebbe lavorato ancora una volta con lui, la mise di buon umore.
<<con permesso>> fece, uscendo dall'ufficio di Wilson May.
 
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Cioppys
view post Posted on 18/4/2008, 16:42




Mercoledì 12 Marzo 2008
Topic per: Robert Fossetti ed Esthel Snow



Una volta giunti al primo piano, Robert Fossetti ed Esthel Snow si stavano recando all'ufficio del personale in fondo al corridoio, quando un uomo sbarrò loro la strada.
Era alto, con i capelli castani corti che ricadevano scomposti su una fronte ampia, dove risaltavano due vivaci occhi verdi smeraldo, ed un pizzetto molto sottile che ricopriva il mento. Il suo aspetto, in particolar modo la pettinatura, saltava molto all'occhio, soprattutto per l'elegante vestito che indossava, un completo nero con annessa cravatta dello stesso colore, che spiccava enormemente su una camicia bianco pianna.
Prima ancora che uno di loro due potesse aprire bocca, l'uomo parlo.
<<e' lei Robert Fossetti?>> chiese, portando le mani ai fianchi.

Edited by Cioppys - 23/4/2008, 13:22
 
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Wrath
view post Posted on 18/4/2008, 21:03




La strada le era stata bloccata da un uomo; Esthel, accanto a Robert, smise immediatamente di parlare con il collega e cominciò a osservarlo. Lo squadrò dal basso verso l' alto, come spesso faceva con chiunque non coscesse; prima che uno di loro potesse parlare, l' uomo, con voce greve, parlò. La ragazza abbassò gli occhi spostandosi, imbarazzata, la ciocca di capelli dall' occhio, tanto per muoversi, e mise il piede sinistro su quello destro attendendo che l' amico rispondesse.
 
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Shinji Kakaroth
view post Posted on 23/4/2008, 19:43




CITAZIONE (Cioppys @ 18/4/2008, 17:42)
Prima ancora che uno di loro due potesse aprire bocca, l'uomo parlo.
<<e' lei Robert Fossetti?>> chiese, portando le mani ai fianchi.

Robert fece un sogghigno e rispose "Certo, sono io." si voltò verso la collega e le disse con un tono scherzoso "Non ti preoccupare, non è una mia vecchia fiamma." poi si voltò verso l'uomo e gli chiese palesemente "Con chi ho il piacere?"
DI certo doveva aver a che fare con la missione che gli stavano affidando, ma gli piaceva sempre conoscere il nome del suo interlocutore, soprattuto se questo conosceva il suo di nome.
 
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Cioppys
view post Posted on 24/4/2008, 10:55




Nel sentire la battuta dell'agente Fossetti alla sua collega, l'uomo fece un sorriso <<beh, non so lei, ma io ho gusti un po' diversi...>>
Quando poi gli venne chiesto chi fosse, torno serio: il lavoro era il lavoro.
<< David Trust. Affari Interni>>
Con occhi attenti scrutò i suoi interlocutori, notando il leggero cambiamento di espressione in entrambi: sicuramente, la domanda che si stavano ponendo era cosa volesse da loro una iena degli Affari Interni.
<<deve venire un attimo con me: io ed un altra persona dovremmo scambiare due parole con lei... da soli>>
Il suo sguardo si posò su Esthel.
<<oh, non si deve preoccupare>> aggiunse poi con un sorriso, fissando nuovamente Fossetti <<...a meno che non abbia qualcosa da nascondere!>>
 
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Shinji Kakaroth
view post Posted on 24/4/2008, 16:47




CITAZIONE
<<oh, non si deve preoccupare>> aggiunse poi con un sorriso, fissando nuovamente Fossetti <<...a meno che non abbia qualcosa da nascondere!>>

Robert si voltò una seconda volta verso la collega e aggiunse un "Ahia!" poi verso Mr.Trust "Mi faccia pure strada." camminando per i corridoi la sua mente era gia' sul caso e stava cercando di capire che connessione poteva esserci tra quei due omicidi avvenuti a così gran distanza l'uno dall'altro, si riprese solo per qualche secondo chiedendo "Sarà una cosa lunga? Perché avrei un indagine che m'attende." e attese una risposta, prima d'arrivare nell'ufficio degli affari interni.
 
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Cioppys
view post Posted on 24/4/2008, 16:58




David fece strada all'agente Fossetti, ripercorrendo il corridoio da dove l'uomo era arrivato insieme alla sua collega.
CITAZIONE
"Sarà una cosa lunga? Perché avrei un indagine che m'attende"

<<crede che non sappia che è appena stato assegnato ad un nuovo caso e che deve recarsi... a Dallas o Los Angeles?>> disse con voce saccente, mentre entrava in uno degli ascensori <<Noi sappiamo più di quando gli altri credano... ed io in particolare so sempre tutto>>
Salirono di qualche piano, uscendo in un corridoio decisamente più elegante degli altri. David notò l'agente Fossetti guardarsi intorno un po' disorientato.
<<no, non è al mio ufficio che stiamo andando, se è quello che si stava chiedendo>>
Passarono davanti a diverse porte, su ognuna delle quali era inchiodata una targhetta con un nome e gli incarichi che quei "nomi" occupavano... la maggior parte erano vice-direttori o direttori di qualche divisione dell'FBI.
Giunti quasi in fondo al corridoio, David bussò su una di quelle porte. La targhetta segnava il nome di Wilson May - Direttore della Criminal Investigative Division.
 
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Shinji Kakaroth
view post Posted on 24/4/2008, 19:19




CITAZIONE
<<noi sappiamo più di quando gli altri credano... ed io in particolare so sempre tutto>>

"Allora non avrà difficoltà a dirmi a che numero sto pensando in questo momento." non riuscì a trattenere quella piccola provocazione divertita.

Giunti di fronte alla porta con la targhetta con la scritta -Wilson May - Direttore della Criminal Investigative Division- Robert busso con colpi ben cadenzati.
TOC-TOCTOC-TOC
"E' sempre buona educazione bussare, anche se si è attesi, non crede?" sorrise Robert, mentre sentì una voce provenire dall'interno dicendogli di entrare e così fece.
Aprì la porta e fissò accuratamente l'interno.
Si trovava di fronte a uno dei tanti pezzi grossi dell'FBI, certo non dei giganti, ma si difendevano egregiamente dalla loro postazione.

Edited by Shinji Kakaroth - 28/4/2008, 22:08
 
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