Jackson County Jail, Medford [Oregon]

Jackson County Jail
Prigione di Medford, Oregon
__________________________________________

Sabato, 8 Marzo 2008
Topic per: Travis Makalos

Travis Makalos arrivò al Medford di primo mattino.
Amanda Lost, 26 anni, amica da una vita di Shelly Duquette, la sua assistente, era rinchiusa lì con l'accusa di omicidio. Era stata proprio Shelly a pregarlo di assumersi la difesa della ragazza: era certa della sua innocenza, nonosntate per l'ora dell'omicidio non avesse un alibi, ed anzi, un vicino avesse testimoniato d'averla vista uscire di casa nel pieno della notte...
Amanda Lost aveva un "conto in sospeso", se così lo si poteva chiamare, con la vittima, Lana Stewenson. Da quel che Shelly gli aveva raccontato, Lana e lei erano state compagne al college, e Lana le aveva giocato un brutto scherzo: aveva rivelato a tutti la relazione che Amanda aveva con il suo insegnante. Ma era un evento avvenuto molto tempo prima: Shelly, che consceva Amanda da una vita, era pronta a giurare che la sua amica non avrebbe mai meditato una vendetta simile.
E Travis si fidava di Shelly, questo era indubbio.
Ma era pur sempre un avvocato, e doveva indagare.
E così quel giorno era lì, nella progione di Medford, per parlare con la sospettata.
Il sorvegliante lo condusse per i corridoi, tra le varie celle, finché non ne aprì una. Dentro c'era una donna dall'aspetto veramente incantevole: ma era chiaro che il carcere l'aveva abbattuta...il suo visto era davvero distrutto.

Edited by Cioppys - 12/3/2008, 13:28

Era mattina presto quando Travis scese dal treno, fermò un taxi e gli disse di dirigersi alla prigione di Medford. Era partito solo qualche ora prima, e aveva passato l'intera durata del viaggio a riflettere sul caso.
Aveva lasciato la sua assistente all'ufficio, "Per rispondere alle telefonate e fare le pulizie.", le aveva detto.
Vana speranza.
Il telefono squillava raramente; quando Travis prendeva un caso, spesso era perchè ne era rimasto coinvolto. E Shelly non era brava a fare le pulizie, quindi capitava spesso che fosse lui a farle, almeno una volta a settimana.
Questo caso non faceva da eccezione agli altri, infatti lo aveva preso proprio perchè era stata la sua assistente a insistere tanto. Questa volta si trattava di una donna accusata di averne uccisa un'altra, e con tutti i motivi per volerlo fare. Nessun alibi e un testimone contro di lei, le cose si mettevano male fin dall'inizio. Arrivato alla cella, Travis entrò e si sedette di fronte alla donna; rimase un attimo in silenzio, prima di cominciare a parlare.
<< Ciao Amanda. Mi chiamo Travis Makalos e sarò il tuo avvocato. Shelly mi ha parlato molto di te, ed è assolutamente convinta che tu sia innocente. Come me, del resto. Ora, vorrei farti qualche domanda prima del processo, giusto per avere un quadro generale degli avvenimenti, va bene?>>

Amanda guardò Travis come se cercasse nel suo sguardo qualcosa di più di quel "sarò il tuo avvocato"...qualcosa tipo "stai tranquilla, andrà tutto bene, ti tirerò fuori di qui".
<<shelly è tanto cara. Mi manca. Facevamo tante cose insieme...>>
Guardò il terreno con aria abbattuta.
<<...sono innocente...>> sospirò.

"Diamine, ho proprio iniziato male oggi..."
Forse l'essere così diretto non era stata una buona mossa...
Dopo ancora un attimo di silenzio, Travis riprese a parlare, stavolta più dolcemente.
<<scusami... sono stato un po' troppo rude. Ma è la verità. Sono qui per tirarti fuori da questo posto, costi quel che costi, perchè credo, anzi, sono sicuro, che tu sia innocente. Pensi di potermi aiutare a farlo?>>
Un attimo di silenzio, poi...
<<e, per quanto riguarda Shelly, anche tu devi mancarle molto. Prima ti ho detto che mi ha convinto ad accettare di difenderti, ma non è andata proprio in questo modo. Mi ha praticamente pregato di farlo, e non è da lei fare così. Deve sicuramente volerti molto bene.>>
Travis sfoderò uno dei suoi sorrisi. Sperava che, guardandolo, anche Amanda si convincesse che sarebbe andato tutto bene, così come ne era convinto lui.

Amanda abbozzò un sorriso. Quel ragazzo doveva avere più o meno la sua età. Carino. Molto giovane per essere avvocato.
<<la detestavo>> ammise <<detestavo Lana. Era una stronza. Il fatto che tutti la trovassero dolce, simpatica, amabile non ha importanza. Quando voleva essere cattiva, lei sapeva farlo meglio di chiunque altro. Non le rivolgevo la parola da anni. Per me era come...già morta. Ma questo basta per sostenere che l'abbia uccisa io?>>

Amanda era sicuramente distrutta dalla reclusione prolungata. Riuscire a tirarla su di morale e a convincerla che sarebbe andato tutto bene stava diventando più difficile del previsto, ma bisognava farlo. Una persona che crede che non uscirà mai di prigione è molto più difficile da gestire.
<< So che ragionare lucidamente quando si è rinchiusi per qualcosa che non si è fatto è molto difficile, ma, per favore, sforzati. Non è ancora stato deciso che sia stata tu. Se i sospetti si sono concentrati su di te è perchè un testimone crede di averti visto, e perchè avresti avuto un movente. Mi hai detto proprio te, pochi secondi fa, che la detestavi. Ma, per quanto la situazione ti possa sembrare disperata, ti prego di fidarti di me. Ho promesso a Shelly che ti avrei tirata fuori di qui, e ho intenzione di mantenere questa promessa. E poi, Shelly non mi avrebbe mai mandato qui, se non avesse avuto fiducia nelle mie capacità. Ti prego, fidati di me, come si fida Shelly. Ti tirerò fuori da qui, lo giuro.>>

La ragazza annuì mestamente.
<<il testimone...beh...non ha mentito. Io...sono davvero uscita, la notte dell'omicidio. Ma non sono andata da Lana. Non le parlo da anni. Mi capita di uscire a prendere aria, la notte...Lo faccio...quando non dormo. Soffro...di insonnia. Mi curo per questo...>>

"Soffre d'insonnia, eh? Bene, questo sarà bene ricordarselo."
<<amanda, posso chiederti dove sei andata, se non a casa di Lana? Voglio dire, ti sei limitata a fare una passeggiata, o durante queste notti in cui non riesci a dormire vai in qualche luogo particolare? Perchè, se per esempio fossi andata in qualche locale, o in un posto simile, qualcuno potrebbe ricordarsi di te, e testimoniare che eri lì al momento dell'omicidio, non a casa di Lana.>>
"Sarà molto improbabile, però... era notte fonda... dubito che qualcuno possa averla vista. O ricordarla. Ma così potrò almeno ricostruire i suoi movimenti. Dannazione, non posso fare domande troppo mirate senza il documento del medico legale. Se almeno sapessi l'ora della morte, o come è stata uccisa Lana... ma quei cavolo di poliziotti non mi hanno fatto vedere niente... per ora, non ho nessun elemento importante."

Amanda scosse mestamente la testa.
<<vado al Moonlight park. Al belvedere. Ci si arriva a piedi da casa mia...dieci minuti. Guardo le luci della città, mi calmo, prendo aria, poi rientro. Sarò stata via poco più di un'ora...>>

OT/ la documentazione della polizia puoi chiederla...ti facciamo avere tutto!

"Quindi è stata al Moonlight Park, eh? Bene, questo potrebbe essere d'aiuto. Proviamo a chiedere qualcosa di più."

<< Senti, so che non ti sarà facile ricordare, ma hai visto qualcuno quella notte? Un passante, per caso? Insomma, qualcuno che possa testimoniare che eri al parco al momento dell'omicidio?>>

"No, aspetta... l'hanno rinchiusa perchè non ha un alibi, quindi le avranno già fatto questa domanda... beh, potrebbe sempre ricordarsi qualcos'altro, adesso."

<<ascolta, vorrei tutti i dettagli di quella notte. Vorrei che provassi a ricordare il più chiaramente possibile tutto ciò che hai fatto, dove sei stata, se hai incontrato qualcuno, e cosa è successo quando sei tornata a casa dal parco, d'accordo?>>

OT/ Pensavo che i dettagli burocratici mi sarebbero stati consegnati più avanti nella storia. Comunque, richiedo il documento dell'autopsia, e i profili della vittima e della sospettata. Grazie! \OT

La ragazza si massaggiò la fronte
<<mi dispiace>> disse <<non c'è molto da dire. La strada era deserta, era tutto silenzioso...anche se...beh, qualcuno ho notato, ma non credo che lui abbia notato me...C'era una barbona che dormiva su una panchina, nel parco, avvolto nella carta di giornale. A volte dorme lì...la chiamano la "donna dei piccioni"...Ma penso l'abbiano già interrogata. Non mi ha visto. Del resto...io le giro a largo. E' innocua, ma...beh...>> fece un sorriso triste <<non ha un buon odore>>
...
In quel momento, il cellulare di Travis suonò.

"Sembra che trovare un testimone arà piuttosto difficile... ma sarà comunque meglio andare a fare una chiaccherata con questa donna dei piccioni..."

Improvvisamente, il cellulare cominciò a suonare la sua musichetta allegra, segnalando una chiamata in arrivo. Travis estrasse subito il cellulare dai pantaloni e rispose.

<<sì, chi è?>>

<<travis, sono Shelly>> rispose la voce dell'assistente <<volevo informarti che il materiale che hai richiesto, i risultati dell'autopsia e copie delle foto della scena del crimine ti sono state messe a disposizione. Ti ho inviato tutto alla tua casella di posta>>

OT/ ho fatto così per semplificare: avrai un postatile, no?

<<d'accordo Shelly, grazie.>>

Travis chiuse la comunicazione e cominciò a trafficare con la valigetta che si portava dietro. Ne estrasse un portatile, lo appoggiò alle sue ginocchia e lo accese, poi si rivolse ad Amanda.

<<shelly mi ha appena mandato la documentazione della polizia, ti dispiace se la consulto per un attimo?"

La schermata si aprì, e Travis vi trovò tutto ciò che l'assistente gli aveva preannunciato.
Le foto della scena del crimine e i rapporti testimoniavano che la vittima era stata trovata morta in camera sua, distesa nel suo letto, in pigiama. La porta-finestra del terrazzo era stata scassinata dall'esterno, ma non vi erano state trovate impronte, così come all'interno della camera. Sulla scena del crimine non vi erano segni di colluttazione. L'abitazione della ragazza si trovava al secondo piano di una piccola palazzina di cinque: l'assassino, per entrare dalla porta finestra, aveva dovuto in qualche modo arrampicarsi fino lì.
Una foto, in particolare, colpì l'attenzione di Travis: sul palmo della mano della donna era inciso un simbolo. I rapporti testimoniavano che l'incisione era stata quasi certamente effettuata con un frammento dello specchio della camera, ritrovato rotto. Un frammento macchiato di sangue era stato ritrovato per terra, in fondo al letto.
Trevis non fece in tempo a finire di leggere che il segnale sonoro lo avvisò dell'arrivo di una nuova mail. Il mittente era Shelly.