Reparto Scientifica, Washington [D.C.], J. Edgar Hoover Building

Reparto Scientifica
Uffici del Reparto della Scientifica presso il
J. Edgar Hoover Building a Washington, D.C.
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Venerdì 14 Marzo 2008
Topic per: Jayme Joe Kellaway

Jayme Joe Kellaway era stata convocata per quel mattino da Clay Rosenberg, supervosore della sezione scientifica di Washington. Il caso per cui aveva lavorato poco più di una settimana prima, l'omicidio di una giovane cameriere, Lana Stewenson, per il quale era già stata incriminata una donna, sembrava essere stato rimesse improvvisamente in discussione. Erano infatti avvenuti, nel giro di pochi giorni e in due città diverse, omicidi portati avanti con lo stesso modus ioperandi: un pugnale conficcato nel cuore.
Un Killer seriale?
A Jamye era stato ordinato di recarsi ai laboratori con tutta la documentazione.

ot/ occhio, giochi un giorno avanti agli altri, quindi non potremo andare motlo di fretta, perché potrai incontrare tutti solo il giorno successivo a quello di questa giocata.

Dopo tanta attesa, finalmente ero stata chiamata a risolvere il mio primo e vero caso. "Ne sarò all' altezza?" Continuavo a chiedermi. Ero eccitatissima di cominciare ed ero intenzionata a fare vedere a tutti di cosa ero capace.
Mi incamminai a testa alta verso quello che sarebbe stato il MIO nuovo laboratorio.
"Il MIO laboratorio..." continuavo a ripetermi in mente. Quelle parole mi suonavano ora tanto strane, ma sapevo che ci avrei fatto subito abitudine.
Continuai a camminare con passo deciso, respirando profondamente per farmi forza. Una volta arrivata davanti all' entrata, feci un ultimo grande respiro e riguardai la documentazione del caso che mi era stato assegnato.
"OK!! Ce la posso fare... ce la devo fare! E ce la farò, costi quel che costi; chi ha commesso questa crudeltà deve pagare!!"
Si riaccese la rabbia, ma sapevo che avrei dovuto contenermi e reprimerla momentaneamente per riuscire almeno a giungere al termine di quella giornata in tutta tranquillità.
Entrai stringendo i pugni...

OT/Scusate, io con chi sono in contatto? Cioè, con chi posso parlare dello svolgimento del caso?

<<agente Kellaway. Buongiorno.>> disse la ragazza.
Fece un gesto con la testa in segno di ringraziamento e si avviò all' ufficio di Rosenberg, dove egli la stava aspettando...

OT/scusa l'errore; se vuoi posso modificare e trasformare tutto in 3° persona!!

Clay Rosenberg era - a detta di molti - un uomo estremamente affascinante, ma JJ non lo aveva mai visto di persona. Lo trovò seduto alla sua scrivania, in abiti sportivi e camice bianco aperto sul davanti: aveva l'aria di una persona decisamente affabile. Sulla quarantina, di bell'aspetto, alto, abbronzato e con profondi occhi verdi, non era un mistero che piacesse a molte colleghe.
<<l'agente Kellaway, immagino>> la accolse <<ci siamo sentiti per telefono>>

Rosenberg era davvero un bell' uomo. Jayme Joe lo fissò per un istante; aveva degli occhi stupendi.
"Ok, torna in te Jayme!" si disse scuotendo leggermente il capo. "Non farti incantare..."
<<sì, sono io. Piacere di conoscerla.>> esclamò sorridendo e porgendogli cordialmente la mano.
<<come posso aiutarla?>> La sua espressione si fece di nuovo seria.

<<beh, diciamo che torni in pista subito>> fece cordialmente l'uomo <<il caso a cui hai lavorato a Medford, l'omicidio di Lana Stewenson, pare non essere quello che sembrava. Ci sono altri due casi identici per modus operandi, come ti ho detto per telefono, e i miei agenti sono già sul posto a lavorare. Dovrebbero rientrare in giornata, se non ci sono ulteriori complicazioni, con tutte le prove. Inoltre, il cadavere della seconda vittima, il professore universitario Micheal Milton, verrà mandato qui per l'autopsia. Il tuo compito è riesaminare le prove del tuo caso alla luce dei nuovi risvolti: farai parte della squadra guidata dall'agente Sullivan>>

<<d'accordo. Farò del mio meglio!!>> affermò lei. <<intanto, dove posso sistemarmi con tutti gli strumenti?? Vorrei cominciare a riesaminare il caso e le prove prima che arrivino gli altri e vedere se riesco a trovare qualcosa che era sfuggito.>> Disse a Rosenberg, mostrandogli le valigette degli strumenti da cui non si vuole mai separare e che perciò si porta sempre appresso.

Clay sorrise
<<ne apporfitto per farti visitare il laboratorio>> disse <<seguimi>>
La condusse fuori dall'ufficio e si inoltrarono nei laboratori: era veramente una struttura immensa e c'era un sacco di gente al lavoro...

Lo seguì guardandosi intorno. C'era davvero un sacco di gente... molti alzarono lo sguardo per vedere la nuova arrivata, ma alla vista del capo si rimisero a lavoro.
Jayme abbozzò un sorrisetto e continuò a camminare senza voltarsi. Si sentiva osservata.
"Chissà se questi saranno dei miei futuri colleghi..." pensò
Ormai doveva mancare poco all'arrivo nei laboratori.

Clay la guidò in uno dei laboratori: JJ, guardandosi in giro, poteva notare la strumentazione all'avanguardia di cui disponevano. Del resto, quello era pur sempre il quartier generale dell'FBI.
Nella sala c'era un tecnico sui 35 anni intento alla manutenzione degli strumenti.
<<questo è Dan Parker, tecnico di laboratorio. Ti aiuterà nel lavoro. Ciò che devi cominciare a fare è occuparti del pugnale: è l'arma usata in tutti e tre gli omicidi, la firma del nostro Killer. Voglio sapere tutto: il materiale, il tipo di lavorazione, dove può venir prodotto...Ogni cosa. Intesi?>>

Edited by Cioppys - 13/6/2008, 21:33

<<sì signore!!>> esclamò Jayme un pò ironica. Poi continuò seria:
<<se quel pugnale contiene una traccia, un qualcosa, anche il più piccolo indizio che possa aiutarci a risolovere il caso, io lo troverò!!>> Disse convinta rivolta a Clay e Dan
<<parola di scienziata!!>>

OT/Ora voglio vedere come me la cavo con questo cavolo di pugnale...!!

Clay sorrise.
<<verrò più tardi. Credo che qui tu possa fare da sola>>
La lasciò in compagnia del tecnico di laboratorio, che, appena il supervisore se ne fu andato, si fece subito più sciolto.
<<ceh fortuna!>> esclamò <<per una volta lavoro con una donna. Come ti posso aiutare?>>

<<sì... proprio una gran bella fortuna!!>> Ribattè Jayme Joe, ancora una volta ironicamente.
<<comunque grazie, ma credo di poter fare da sola per il momento.>> E si voltò dall'altra parte iniziando ad analizzare il pugnale:
<<dunque, vediamo...>> Cominciò, mentre si infilava i guanti di lattice. <<e' sicuramente di tipo artigianale. Dan, guarda la forma...>> disse rivolgendosi al nuovo collega, che voleva far partecipe delle sue osservazioni.
<<ha diverse inperfezioni; troppe per essere stato creato in uno stampo in serie! Proverò ad analizzarlo, così vediamo se ci riserva qualche sorpresina...>>
Detto questo, passò ad analizzarne la composizione...

Il tecnico di laboratorio gli comparve dietro le spalle.
<<senti un po'...>> disse <<come mai una bella ragazza come te finisce a fare questo lavoraccio? Insomma...omicidi...cadaveri...le mani di una donna dovrebbero occuparsi di altro...>>

OT/ cosa trovi analizzando la composizione te l'ho detto in mp...

Jayme Joe non era certo il tipo da farsi condizionare da certi discorsi; infatti a quelle sue parole, rispose senza neanche distrarsi dal pugnale:
<<una donna è all'altezza di fare ciò che vuole, se veramente lo desidera. Niente può ostacolarla. Come gli uomini del resto...>> Si voltò e fissò Dan negli occhi con un sorriso malizioso, e aggiunse:
<<e sappi che le mie mani possono occuparsi di qualsiasi cosa. Qualsiasi, davvero!>>
E continuò a fissarlo come in attesa di una risposta.

OT/ Ah, ho cambiato il mio Nick. Jayme Joe è un nome che mi è sempre piaciuto un sacco e poi, ora che gestisco questo personaggio, il nome mi si addice di più. /OT