U.C.A.S. - Ufficio Complicazioni Affari Semplici

Ufficio 3, Washington [D.C.], Sala Riunioni

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Cioppys
view post Posted on 20/9/2008, 11:31






Ufficio 3 della Sala Riunioni
presso il J. Edgar Hoover Building a Washington, D.C.
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Venerdì 14 Marzo 2008
Topic per: Noah Sullivan e Robert Fossetti



L'ufficio si trovava in basso a destra rispetto al tavolo della Sala Riunioni.
Grande quanto gli altri due, aveva mobilia standard e di media qualità: una scrivania in legno chiaro, tre sedie on rotelle e braccioli, foderate in tessuto grigio, alcuni schedari altri poco più di un metro ed una libreria in legno chiaro, che occupava l'intera parete d'ingresso ed era composta da cinque ripiani.
Sulla parete a lato della scrivania c'erano tre finestre che davano sulla Pennsylvania Avenue, da cui era possibile vedere una parte del Campidoglio - l'United States Capitol, la sede del Congresso degli Stati Uniti - e della sua famosa cupola. La visuale, però, era leggermente ridotta rispetto al secondo ufficio a causa del palazzo a fianco che ne copriva una parte. Dalla parte opposta, un chilometro o poco più avanti, quella stessa strada passava davanti alla Casa Bianca.
In un angolo della scrivania c'era ciò che cercavano: un telefon grigio dai grandi tasti, munito di vivavoce.
 
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Cioppys
view post Posted on 22/9/2008, 10:57




Noah entrò nell'ufficio. Prima di sedersi, chiuse le piccole veneziane sui vetri interni, così da avere più tranquillità. Poi si accomodò sulla sedia dietro la scrivania, dove stava il telefono. Lanciò un occhiata fuori dalla finestra: a quell'ora, Pennsylvania Avenue era parecchio trafficata, ma i vetri attutivano il suono proveniente dalla strada, rendendo l'ufficio silenzioso. Sembrava quasi un oasi di pace... ma lei era tutt'altro che in pace con sè stessa e gli altri.
Attese quindi che Robert la raggiunse.
 
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Shinji Kakaroth
view post Posted on 22/9/2008, 15:05




La porta si aprì e Robert entrò nell'ufficio nella penombra, il sole che filtrava oltre una coltre di nubi di passaggio.
"Allora diamo un'occhiata a questa lista." fissò il foglio che poco prima gli era stato passato, leggendo i vari nomi, recapiti e numeri telefonici.
 
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Cioppys
view post Posted on 22/9/2008, 17:29




<< Ok... >> fece lei con uno sbuffo.
Noah era nervosa, si vedeva chiaramente, ed ormai faticava a nasconderlo... cosa che aumentava ancora di più il suo grado di irritazione. Si chiese se il poligono fosse aperto dopo l'orario di ufficio: per lei sarebbe stato il modo migliore per sfogarsi. Nel caso non lo fosse, beh... si sarebbe fatta bastare una bella corsa.
Dalla strada, portò quindi la propria attenzione su Robert.

[Narratore ON]
I due agenti lessero il foglio che la donna aveva consegnato loro per conto di Paoline. Purtroppo, però, non tutti i cinque nomi indicati avevano un recapito telefonico a fianco.
Marla Folen, Oklahoma City - Tel. non trovato
Amita Ghaama, India - Tel. xxx.xxx.xxx
Liam Johnson, Dublino - Tel. non trovato
Alan Patterson, Filadelfia - Tel. xxx.xxx.xxx
Brian Wolfe, Manatthan - Tel. xxx.xxx.xxx
[Narratore OFF]

Noah lanciò uno sguardo a Robert.
<< Beh, direi di iniziare con quelli di cui abbiamo il recapito telefonico... per gli altri due sarebbe da cercarlo, ma non ho idea di come... >>
 
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Shinji Kakaroth
view post Posted on 28/9/2008, 18:04




"Mah, ci verrà qualcosa in mente più tardi. Magari potremmo andare a fargli una visitina." e prese il telefono componendo il numero che gli sembrava il meno strano da chiamare, quello di Alan Patterson.
Mentre lo componeva pensò al secondo numero... di certo era probabile che un armaiolo indiano potesse aver forgiato un pugnale dalla fattura tanto strana, ma non sapeva parlare una sola parola di hindi e non amava cominciare dalla parte difficile.
 
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Cioppys
view post Posted on 28/9/2008, 20:27




Noah alzò un sopracciglio << Si certo, l'FBI ci paga di sicuro una trasferta a Dublino... non che non mi piacerebbe andarci, sia chiaro! >> fece ironica.
Osservò Robert alzare il telefono e comporre il numero del quarto della lista: Alan Patterson. Chissà se era l'armaiolo che stavano cercando.

[OT: tieni presente che se telefoni a quello in india, parla inglese!]
 
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Puchu Glenda
view post Posted on 29/9/2008, 10:43




Il telefono squillò a lungo a vuoto, poi finalmente una voce assonnolita rispose
<<pronto?>>
 
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Shinji Kakaroth
view post Posted on 2/10/2008, 10:28




"Pronto, parlo con il signor Patterson?" non attese una risposta "Un conoscente di un mio amico mi ha parlato della sua bravura di forgiatore. Specificatamente di un pugnale ondulato."
 
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Puchu Glenda
view post Posted on 2/10/2008, 16:16




<<mm>>
Un attimo di silenzio
<<non lavoro più da un pezzo. Il mio negozio ha chiuso sei anni fa. Ma sì, sono io Patterson. Posso sapere chi è lei, e chi le ha fatto il mio nome?>>
 
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Shinji Kakaroth
view post Posted on 2/10/2008, 19:58




CITAZIONE (Puchu Glenda @ 2/10/2008, 17:16)
<<non lavoro più da un pezzo. Il mio negozio ha chiuso sei anni fa. Ma sì, sono io Patterson. Posso sapere chi è lei, e chi le ha fatto il mio nome?>>

"Mi chiamo Andreas Darlton." sorrise a Noah "A dirle la verità, non ricordo come si chiamasse questo conoscente visto che quando mi ha dato il suo numero era la prima volta che ci vedevamo e che siamo stati presentati." aggiunse, ascoltando bene la reazione all'altro capo del telefono "Sa, sono un appassionato d'armi da taglio, sia antiche che moderne. Avevo in mente un progetto, ma non sapevo proprio a chi chiedere. Mi ha parlato di questo set di pugnali dalla lama ondulata che ha forgiato lei, dalla fattura quasi di un pugnale cerimoniale antico. Dev'essere stato un lavoro complicato fare gli stampi e tutte le incisioni." di certo Robert non era un asso a mentire, ma non aveva ancora incontrato un altro bravo improvvisatore come lui. Certo la storiella non sembrava molto chiara neppure a lui, ma comunque doveva gettare un'esca e vedere che pesce avrebbe abboccato.
 
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Cioppys
view post Posted on 2/10/2008, 21:06




Noah rispose al sorriso di Robert. Anche se non era molto corretto nei confronti di quel cittadino mentirgli, a volte poteva tornare utile. D'altronde, non potevano sapere come avrebbe reagito se gli avessero detto che erano due agenti dell'FBI, che stavano indagando su una serie di omicidi compiuti con un pugnale che poteva aver fabbricato lui...
In ogni caso, quella menzogna la tagliava fuori dall'interrogatorio. Se avesse voluto fare qualche domanda, avrebbe dovuto scriverla su un foglio e farla leggere a Robert.
Per ora, comunque, si limitò ad ascoltare.
 
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Puchu Glenda
view post Posted on 5/10/2008, 12:20




CITAZIONE (Shinji Kakaroth @ 2/10/2008, 20:58)
" Mi ha parlato di questo set di pugnali dalla lama ondulata che ha forgiato lei, dalla fattura quasi di un pugnale cerimoniale antico. Dev'essere stato un lavoro complicato fare gli stampi e tutte le incisioni."

<<della fattura quasi di un cerimoniale antico?>> fece Patterson, come infastidito da quell'espressione generica <<io non faccio lavori "approssimativi", signore. Forse lei si sta riferendo alle mie riproduzioni del Kriss, e le assicuro che non era affatto approssimativa: ho ricevuto un premio per l'esattezza della ricostuzione>>
 
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Shinji Kakaroth
view post Posted on 7/10/2008, 14:06




CITAZIONE (Puchu Glenda @ 5/10/2008, 13:20)
<<della fattura quasi di un cerimoniale antico?>> fece Patterson, come infastidito da quell'espressione generica <<io non faccio lavori "approssimativi", signore. Forse lei si sta riferendo alle mie riproduzioni del Kriss, e le assicuro che non era affatto approssimativa: ho ricevuto un premio per l'esattezza della ricostuzione>>

Alla risposta dell'uomo apparve un sorriso sul volto di Robert.
"Anche se ha chiuso bottega è ancora nel ramo, vero? Potrei venire a trovarla domani, per discutere di questo progetto che avrei in mente?" certamente era un indizio, ma non era certo al cento per cento che i pugnali a cui si riferiva l'uomo fossero proprio quelli degli assassinii, avrebbe dovuto fare un raffronto, mostrandogli le foto dei pugnali lasciati sul luogo del delitto e avrebbe dovuto farlo 'personalmente'.
 
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Puchu Glenda
view post Posted on 8/10/2008, 10:58




<<si sta forse auto-invitando a casa mia?>> fece Patterson <<mi spiace, ma mia moglie non gradisce visiti di sconosciuti. Se avessi ancora il mio negozio, sarebbe stata un'altra storia. Però, se desidera vedere i miei lavori, compresa la riproduzione del Kriss, ce ne sono alcuni alla Mostra Permanente dell'antiquariato e del restauro. Possiamo incontrarci lì...>>
 
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Cioppys
view post Posted on 8/10/2008, 12:56




A quella riposta, Noah prese un foglio del blocco e vi scrisse velocemente sopra qualcosa. Poi allungò l'appunto a Robert.
Il messaggi conteneva la seguente frase:
Digli che va bene, per domani alle 11.
 
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